11 Aprile 2023
Işıl Bengi
La pianista turco-belga Işıl Bengi nasce a Istanbul, dove tiene i suoi primi concerti e vince il primo premio in diversi concorsi pianistici nazionali. All’età di 12 anni si esibisce come solista, selezionata dal governo turco, davanti al leggendario pianista Idil Biret. All’età di 16 anni riceve una borsa di studio dalla Fondazione Dr. Nejat F. Eczacıbası per approfondire la sua formazione musicale in Belgio con i rinomati insegnanti di pianoforte Evgeny Moguilevsky, Piet Kuijken e Alexandar Madzar, oltre a corsi di musica da camera con Muhiddin Dürrüoglu e Dirk Vermeulen presso il Conservatoire Royal de Bruxelles e il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles. Segue corsi di perfezionamento in tutto il mondo con artisti rinomati come Anne Queffelec, Jean Fassina, Bernard Lemmens, Paul Gulda, Bruno Canino, Boyan Vodenitcharov, Hamish Milne, Pierre Amoyal, Miriam Fried, per citarne alcuni. Partecipa a vari progetti di musica da camera e tiene diversi concerti in Europa esplorando il repertorio cameristico. Nel marzo 2019 registra un album intitolato Belgian Romantic Works for Cello and Piano con Paul Heyman per Et’cetera Records. Dal 2016 al 2019, Bengi è in tournée in tutto il mondo con lo spettacolo Respire, che vede sul palco due acrobati e il pianoforte solista. Pubblica il suo primo album di piano solo HiKAYE a gennaio 2020 su Fuga Libera / Outhere Music, un programma originale intorno a compositori di diversa provenienza (Armenia, Svizzera, Giappone, Belgio, Grecia, Jugoslavia), tutti influenzati dalle loro radici culturali. Questo progetto è legato alla storia personale di Bengi. La sua attività concertistica comprende recital solistici e di musica da camera in varie sale musicali in Inghilterra, Polonia, Paesi Bassi, Germania, Francia, Belgio, Turchia, Svizzera, Repubblica Ceca, Italia, Grecia, Giappone, tra cui sedi come Bozar, Wigmore Hall, Radio Suisse Romande, Cemal Resit Rey concert hall e molte altre. Isıl Bengi è un’artista insaziabile che ha sviluppato una personalità unica attraverso le sue esperienze e la sua curiosità verso la ricchezza della diversità culturale, degli stili e delle tecniche pianistiche, combinata con una genuina sensibilità e dedizione ai più alti standard artistici.