Al gran ballo di Blanca Li
Una vertigine di tecnologia e glamour

Estrosa come nessuno nell’attraversare danza, cinema, arte, Blanca Li riesce sempre a dar vita a tutto quanto immagina, con creazioni animate dalla tecnologia, luccicanti per glamour.

Le Bal de Paris, spettacolo immersivo di realtà virtuale griffato Chanel, racchiude tutte le passioni di un’artista che in trent’anni di carriera segnati dall’eclettismo ha mantenuto il suo stile inconfondibile. «Avevo voglia di creare uno spettacolo che non esistesse ancora e che non avrei potuto immaginare vent’anni fa» afferma Blanca Li alludendo a un percorso in cui l’innovazione tecnologica non è mai apparsa di superficie, ma consustanziale al processo creativo. Questa volta la coreografa e regista ci permette di vivere un’esperienza lunga trentacinque minuti, vertiginosa per i sensi, elettrizzante per la percezione, grazie alla sofisticata tecnologia messa a punto da BackLight Studio per la virtual reality e da Mocaplab per la motion capture.

Complessa l’attrezzatura tecnica da indossare, composta di un casco per accedere alla realtà virtuale, di un computer backpack (ovvero posto sul dorso come uno zainetto) e di sensori legati ai polsi e alle caviglie, che ci permettono letteralmente di entrare nello show. E poiché vi si accede come ospiti di un gran ballo, le sembianze dell’avatar che ognuno di noi si sarà scelto andranno abbigliate per l’occasione.

 

«Gli spettatori si troveranno davanti a una magnifica collezione virtuale Chanel, creata in esclusiva per lo show, e potranno scegliere l’abito che preferiscono» spiega entusiasta Blanca Li. «Sono disponibili dieci modelli di robe du soir da donna e sei di smoking da uomo, completi di scarpe, bijoux, accessori: tutto nell’inconfondibile stile della maison… très parisien! Volevo che chiunque potesse vivere l’esperienza di indossare un capo favoloso per partecipare a un ballo mascherato: un sogno che diventa realtà… anche se virtuale».

 

Non avrebbe potuto scegliere altra griffe Blanca Li, che alle prime dei suoi spettacoli e nelle occasioni ufficiali esalta l’intensità della sua bellezza iberica con l’eleganza audace, così francese, di Chanel. «Nelle mie creazioni pongo sempre molta attenzione ai costumi: si sa quanto io ami la moda!» sorride l’artista. «Per Le Bal de Paris, un progetto al quale ho iniziato a lavorare oltre due anni fa, avevo pensato subito a Chanel, perché cercavo una griffe che identificasse lo chic parigino, visto che proprio nella Ville Lumière si tiene il mio gran ballo. Diverse volte in passato avevo collaborato con Karl Lagerfeld e anche questa volta la mia proposta è stata accolta con entusiasmo dalla maison, che è diventata partner esclusivo della produzione».

 

Al mistero audace di un ballo mascherato concorrono le immaginifiche maschere dai tratti di animali che compaiono virtualmente sui volti dei partecipanti: ennesimo coup de théâtre di un’artista sempre felicemente ispirata da creature ibride di mitologica memoria.

 

Così attrezzati e abbigliati i partecipanti possono muoversi dove la curiosità li spinga, danzare da soli o in coppia, interagire con gli altri ospiti, vivere pienamente la storia in tre atti che Blanca Li ha immaginato.
Protagonista è Adèle, una giovane donna che per temperamento e ambizioni somiglia tanto all’autrice del libretto. Per entrambe il mondo è aperto a ogni avventura, artistica per Blanca, di vita per Adèle, ma Parigi resta il centro del loro universo. L’eroina virtuale vi ritorna dopo aver girato il mondo e al gran ballo che il padre ha organizzato in suo onore ritrova tra gli invitati del tout Paris il suo primo amore, Pierre: dopo le prime schermaglie dovute a un addio allora doloroso, i due si innamoreranno nuovamente, rinsaldando il legame perduto.

 

«Ho immaginato Adèle indipendente, dinamica, volitiva, pronta a lasciare tutto, anche l’amore, per seguire e realizzare le proprie aspirazioni, orgogliosa di vivere la vita che si è scelta. Ma volevo anche che la mia protagonista appassionasse gli spettatori per la sua indole romantica e per la sua storia d’amore ritrovata» spiega la coreografa, che ammanta sempre i suoi spettacoli e i suoi film di trame avvincenti. Tanto più in questo show, che conduce virtualmente i suoi ospiti in un viaggio avventuroso, a bordo di un treno e poi di un battello, nei tre ambienti attraverso i quali si svolge la vicenda: un salone da ballo monumentale con soffitti altissimi ed enormi lampadari, un giardino lussureggiante di vegetazione che diventa il set di un garden party, un tipico club parigino con le ballerine di fila in scena dove continuare la festa.

 

A guidare i partecipanti sono gli stessi Adèle e Pierre, interpretati da due danzatori della Blanca Li Dance Company. Perché se l’attenzione si concentra sugli effetti tecnologici e sulla fascinazione degli abiti, anche per Le Bal de Paris Blanca Li ha ideato una coreografia finemente composta quanto d’effetto come nel suo stile, denso di contaminazioni: classiche della sua formazione da ballerina, flamenche dell’Andalusia dove è nata, d’antan dei balli da sala che tanto ama, ribelli dell’hip-hop incontrato nelle banlieue francesi. Questa volta però la sua fantasia coreografica doveva venire a patti con le esigenze, se non con le limitazioni, che l’equipaggiamento tecnico sui danzatori comportava. Un vincolo da poco per un’entusiasta come Blanca Li, che ha sperimentato personalmente l’attrezzatura sul suo corpo esile e nervoso, divertendosi come una bambina con un nuovo giocattolo, fino a trovare inaspettate soluzioni coreografiche da trasmettere ai suoi giovani danzatori.

 

La creazione ha trovato slancio anche nella partitura musicale originale, affidata a un collaboratore di sempre, Tao Gutierrez, che ha mescolato suggestioni sonore così come Blanca Li ha intrecciato temi coreografici, per rendere l’esperienza dello spettatore quanto più seducente ed elettrizzante.

 

L’entusiasmo ha fatto bene alla creazione, avvenuta nel pieno della pandemia, quando sono state rarissime le occasioni per vivere di persona Le Bal de Paris, fruibile ad ogni sessione da soli dieci partecipanti. Tornare a vivere un’esperienza esclusiva e nello stesso tempo comunitaria è stato persino commovente dopo i lunghi mesi di isolamento che anche il mondo del teatro ha subito. Blanca Li non dimenticherà le reazioni dei partecipanti allo show (4.000 in tre settimane!) al debutto nel dicembre 2020 al Teatros del Canal di Madrid che dirige. Sensazioni mai provate, da vivere almeno una volta nella vita – hanno riferito tutti unanimi.

 

«Era proprio questo che volevo» conclude soddisfatta Blanca Li «che tutti i partecipanti dimentichino di trovarsi in un mondo virtuale e al culmine della dimensione collettiva e festosa di musica e danza pensino: “Che esperienza straordinaria sto vivendo!”».

 

Per chi poi quell’esperienza volesse viverla privatamente, senza il brivido fisico del contatto sensoriale, Blanca Li ha pensato a una versione filmica del suo show, talmente coinvolgente e sofisticata da essersi meritata il “best award” nella sezione “Venice VR Expanded” della 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dov’era in concorso nel 2021. L’artista l’ha ritirato felice e commossa, bellissima nel suo abito grande soirée Chanel.

Valentina Bonelli