Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Jakub Hrůša

Una piccola volpe astuta

Concerto inaugurale

Piazza Duomo

venerdì 23 Giugno Ore 20:30

BIGLIETTI
da 40€ a 100€

ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

 

direttore JAKUB HRŮŠA

 

soprano Corinne Winters

soprano Louise Alder

baritono Roman Hoza

 

PROGRAMMA

 

Leoš Janáček

Příhody Lišky Bystroušky La piccola volpe astuta

Suite

versione di Jakub Hrůša

con scene dall’opera originale

 

Danze di Lachi

n.3 Dymák Danza dell’incudine

n.5 Čeladenský Danza del villaggio di Celadna

n.6 Pilky Danza della sega

 

Sinfonietta

È di grande fascino il programma del concerto inaugurale della 66° Edizione del Festival dei Due Mondi, affidato all’Accademia di Santa Cecilia, al terzo anno in residenza a Spoleto, sotto la guida del talentuoso direttore ceco Jakub Hrůša, recentemente nominato direttore musicale della Royal Opera House di Londra succedendo ad Antonio Pappano.

 

Al centro vi è la musica di Leoš Janáček di cui Hrůša, nato a Brno, è connazionale e tra i più apprezzati interpreti – grande successo ha riscosso di recente la sua direzione dell’opera Káťa Kabanová al Festival di Salisburgo. La musica di Janáček è probabilmente tra le più espressive che si possano trovare nel XX secolo e Hrůša ha realizzato una Suite con scene cantate dall’opera originale della celebre Piccola volpe astuta, con la quale si apre questo programma. Ispirata a un romanzo a puntate per ragazzi, la storia della volpe Bystrouska (astuta) è un esempio di teatro musicale unico del suo genere e le vicende del piccolo animale sono una prima occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e natura che sottende a tutto il programma del Festival. Di grande suggestione è la dimensione popolare: a cavallo tra Ottocento e Novecento Janáček ha fatto della ricerca sui canti e le danze della Moravia uno dei tratti distintivi della sua musica e della sua ricerca etnomusicologica. Nelle Danze di Lachi, omonima regione orientale della ceco-slovacchia, ritroviamo melodie popolari e tradizioni con le quali riproduce in chiave personale l’estro gioioso di un’esecuzione folklorica. Il programma si chiude con la Sinfonietta, forse il suo lavoro più conosciuto, è un omaggio alla sua città, della quale ripercorre strade e luoghi simbolici.

coproduzione Spoleto Festival dei Due Mondi, Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Durata 80 minuti

Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com