Biglietti: platea/palchi € 5
Coreografia
Pina Bausch
Musica
Scene e costumi
Collaboratore
prima rappresentazione 3 dicembre 1975,
Teatro dell’Opera di Wuppertal
Direttori artistici
Direttori delle prove
Film
Regia e montaggio
Direttore della fotografia e colour correction
Registrazione audio e sound design
Produzione
DANZATORI Rodolphe Allui, Sahadatou Ami Touré, Anique Ayiboe, D’Aquin Evrard Élisée Bekoin, Gloria Ugwarelojo Biachi, Khadija Cisse, Sonia Zandile Constable, Rokhaya Coulibaly, Astou Diop, Serge Arthur Dodo, Estelle Foli, Aoufice Junior Gouri, Luciény Kaabral, Zadi Landry Kipre, Bazoumana Kouyaté, Babacar Mané, Vasco Pedro Mirine, Stéphanie Mwamba, Florent Nikiéma, Shelly Ohene-Nyako, Brian Otieno Oloo, Harivola Rakotondrasoa, Oliva Randrianasolo (Nanie), Asanda Ruda III, Tom Jules Samie, Amy Collé Seck, Pacôme Landry Seka, Gueassa Eva Sibi, Carmelita Siwa, Armel Gnago Sosso-Ny, Amadou Lamine Sow, Aziz Zoundi
ALTRI DANZATORI Korotimi Barro, Inas Dasylva, Franne Christie Dossou, Profit Lucky, Vuyo Mahashe, Didja Kady Tiemanta
Produzione Pina Bausch Foundation, École des Sables, Sadler’s Wells
Durata: 40 minuti
Nella primavera 2020, il capolavoro di Pina Bausch del 1975 The Rite of Spring, avrebbe dovuto girare il mondo in un tour internazionale. Interpretato per la prima volta da un ensemble di 38 ballerini provenienti da 14 paesi africani, lo spettacolo – prodotto da Pina Bausch Foundation (Germania), École des Sables (Senegal) e Sadler’s Wells (Gran Bretagna) – avrebbe dovuto debuttare a Dakar come parte di un dittico comprendente Common Ground[s], nuovo lavoro ideato e interpretato da Malou Airaudo e Germaine Acogny.
The Rite of Spring subisce uno stop forzato, a pochi giorni dalla prima, a causa delle restrizioni imposte dai Governi di tutto il mondo in seguito all’acuirsi dell’emergenza sanitaria. Prima dello scioglimento nel marzo 2020, la compagnia coglie l’attimo interpretando la coreografia sulla spiaggia di Toubab Dialaw, in Senegal nei pressi dell’École des Sables, per un’ultima prova prima dell’isolamento. Questo gesto intenso e spontaneo viene catturato su pellicola dal regista Florian Heinzen-Ziob e dalla sua troupe, che, in Dancing at Dusk – A moment with Pina Bausch’s The Rite of Spring, documentano un momento unico di autoconsapevolezza e unione.
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