10 Aprile 2022
Tovel
Matteo Franceschini nasce da una famiglia di musicisti. Inizia lo studio della composizione con il padre diplomandosi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Alessandro Solbiati. Si perfeziona all’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma con Azio Corghi e frequenta il “Cursus de Composition et d’Informatique Musicale” all’Ircam di Parigi, città nella quale attualmente vive e lavora. Riceve commissioni da istituzioni quali la Filarmonica della Scala, la Biennale di Venezia, l’Ensemble Intercontemporain, la Philharmonie de Paris, la Wigmore Hall di Londra, l’Ircam-Centre Pompidou, il Grand Théâtre de Provence, il Festival Mito, l’Orchestre national d’Île-de-France, l’Orchestre national de Belgique, l’Opera di Saint- Étienne, il Mart, il Festival Milano Musica, la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Accademia Filarmonica Romana. Realizza opere per il teatro, composizioni sinfoniche, corali e da camera, colonne sonore, performances ed installazioni multimediali interattive. Il suo immaginario musicale si fonda sulla forza dei contenuti narrativi e sulla necessità di accostare linguaggi di matrice diversa seguendo le regole del contrasto e della fusione. La ricerca sul timbro nutre il suo lavoro, che rivela un universo onirico ed un acuto senso della teatralità. È nominato compositore in residenza presso l’Arcal di Parigi, all’Orchestre national d’Île-de-France, l’Accademia Filarmonica Romana e la Fondazione Haydn. Leone d’argento per la Musica 2019 a La Biennale di Venezia e “Lauréat” de la Fondation Banque Populaire nel 2018, nel 2014 riceve il “Fedora – Rolf Liebermann Prize for Opera” e nel 2011 il titolo di “Italian Affiliated Fellow in the Arts” da parte dell’American Academy di Roma. Sotto il nome di TOVEL, Matteo Franceschini approfondisce la figura dell’autore/interprete al fine di sperimentare un nuovo sound “dall’interno”; la composizione, messa a confronto con una pratica strumentale, apre nuove prospettive sulla consapevolezza teatrale del gesto sonoro. Il coinvolgimento diretto sulla scena e il lavoro a stretto contatto con altri musicisti costituiscono un vero e proprio atto creativo: trasformare la partitura in energia sonora. TOVEL elude il confine tra creazione preparata (la pagina scritta) ed invenzione nel momento dell’esecuzione, ma mostra anche il desiderio di abolire la frontiera tra interpreti e spettatori. Dal 2011 è edito da Casa Ricordi – Universal Music Publishing.